Nei primi anni Ottanta, il matematico Michael Barnsley si unì
al gruppo di coloro che studiavano frattali. Appassionato fin da
bambino dalle felci, osservando come ogni fronda somigliasse
all'intera pianta, scrisse un semplice programma al computer che
modellava questa caratteristica. L'immagine risultante era ben
più realistica di quanto si aspettasse e in breve tempo divenne
uno dei frattali più famosi. Ma cosa ben più importante, nel
1985 il matematico John Elton (nessun legame con il più famoso
cantante) dimostrò che qualsiasi immagine può essere
rappresentata tramite una classe di frattali.
Si trattava di un enorme passo avanti per una comunità che si
trovava immersa in queste figure senza che però esistesse nessun
legame logico tra di loro. La prima importante applicazione del
loro lavoro è stata la compressione delle immagini.
Barnsley era infatti riuscito a comprimere immagini complesse
in codici molto contenuti traducendole in frattali e
raggiungendo in alcuni casi rapporti di compressione di oltre
10.000 a uno. La compressione frattale delle immagini implica
nuove possibilità alquanto interessanti come quella di inviare
animazioni video in tempo reale usando normali linee
telefoniche. Ultimamente i frattali stanno conoscendo una
diffusione sempre maggiore: vengono usati nelle produzioni
cinematografiche per gli effetti speciali, i sistemi di
rendering della computer graphic li usa per creare texture
naturali, mentre scienziati e matematici ne fanno uno strumento
fondamentale dei loro studi. Scienza e matematica non sono più
visti come un terreno arido e privo di fascino dei secoli
precedenti.