In
occasione del “Giorno della Memoria” 2015,
settantesimo anniversario della liberazione del campo di
concentramento di Auschwitz, la Comunità Ebraica
di Bologna e l'Unione delle Comunità Ebraiche
in Italia, promuovono la realizzazione di un "Memoriale della
Shoah" da ubicarsi in un luogo rilevante della città,
invitando, con il presente bando di concorso, artisti e
progettisti di tutto il mondo a confrontarsi sul tema.
L'obiettivo che si intende
perseguire è quello di
costruire un luogo che possa mantenere viva la memoria della
Shoah.
Chi attraverserà questo spazio
proverà una personale ed intima esperienza, che, collegata al
concetto di memoria, procurerà domande, senza che il luogo offra
risposte predeterminate. Il Memoriale quindi non ha l'obiettivo
di informare il visitatore sui fatti storici cui si riferisce,
né quello di raccontare o narrare la storia della Shoah o quello
che allora accadde a Bologna. Archivi, biblioteche, centri di
studio e documentazione operano in questo senso, in città e in
rete. L’idea condivisa dai promotori del concorso con il Comune
di Bologna è quella di ospitare il memoriale nella nuova piazza
realizzata nel crocevia tra via Carracci ed il ponte di via
Matteotti. Una piazza nata da un “accidente” (frammento di una
incompiuta stazione ferroviaria), ma localizzata in posizione di
grande transito, nella connessione tra il centro antico di
Bologna e la espansione urbana di inizio '900, piazza che
sarà frequentata da una vasta e molteplice cittadinanza e la cui
connotazione primaria sarà proprio quella della Memoria.
Proprio in virtù della natura di luogo di transito e di
relazione della piazza, il progetto dovrà affrontare il tema
della utilizzazione e della durata del Memoriale, le questioni
legate alla sua protezione e manutenibilità nel tempo. Il
Memoriale della Shoah di Bologna dovrà riuscire a “fermare il
passante” in uno spazio che dobbiamo immaginare monumentale in
tutta la sua ampiezza ed estensione. Un luogo suggestivo, in cui
la Storia, richiamata alla Memoria, diventi un messaggio rivolto
a tutta l’Umanità. Nel tempo in cui i testimoni diretti del
tempo scompaiono è compito della società custodire la memoria:
la vita continua e i nostri figli saranno la garanzia del
ricordo.
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