A solo poche centinaia di
metri da Porta Maggiore, in un tessuto denso e
completamente edificato, scopro un vuoto: l'ex Snia
Viscosa. In un quartiere in cui lo spazio per
socializzare, per muoversi lontano dal caos del
traffico, non è mai sufficiente, sorge una possibilità
non giocata.
Dal fronte stradale si
scorgono, oltre il pesante muro di cinta, i vecchi
edifici, ma all'interno la vegetazione è massiccia, si
odono i canti degli uccelli e al di là della folta
chioma degli alberi si intravede un laghetto. E' il
giardino segreto della Snia Viscosa.
L'area è abbandonata a se
stessa, dimenticata dai proprietari: un privato per una
porzione ed il comune per la restante parte. L'impianto
della vecchia fabbrica includeva anche la frazione di
terreno adiacente, quella che comprende il Parco delle
Energie ed il centro sociale, oltre al piccolo nucleo di
poche attività nello stretto vicolo che si insinua nel
mezzo del parco.
E' un luogo rappresentativo
della nascita del quartiere Prenestino Labicano, un
quartiere vivace e colorato che deve questa sua
connotazione proprio alle industrie, come la Snia
Viscosa, che per prime hanno scelto questo territorio
per insediarsi, caratterizzando in maniera decisiva il
quartiere come quartiere proletario. Oggi gli operai
sono stati sostituiti dagli studenti, ma l'animo
popolare vive ancora tra le vie di questa prima
periferia romana.
Quello che rimane della Snia
Viscosa è un monumento alla storia. |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|